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Citroen C4 Cactus 2018 | morbida e rilassata per le lunghe gite in famiglia [Video]

Feb 21, 2018

Citreon C4 Cactus torna per il secondo capitolo dopo un discreto successo della prima generazione, che concettualmente portava su strada la filosofia crossover. Adesso la bussola di Citroen punta verso la categoria delle berline, passando dal design fino ad arrivare al carattere più morbido, adatto alle lunghe percorrenze e alla vita in famiglia. Rimangono invariate le dimensioni, con una lunghezza di 4,17 m, una larghezza di 1,71 e 1,47 di altezza. Il passo è di 260 cm e il peso si ferma a 1050 kg, valore notevole per una segmento C. Le novità come accennato riguardano il design, che vede i gruppi ottici con un disegno rivisto e più dinamico rispetto alla precedente generazione. Nuovi anche i fari posteriori con firma ottica LED e effetto 3D, anche se la novità più importante è rappresentata dalla mancanza dei vistosi air bump laterali che adesso sono più bassi e integrati nella ‘minigonna’ di plastica. Sotto il cofano saranno disponibili i propulsori PureTech 1.2 L 3 cilindri da 110 e 130 CV, nel primo caso abbinabili al cambio automatico EAT6. Disponibile da subito il 1.6 L Blue Hdi da 100 CV, più avanti arriverà anche quello da 120.

Dal vivo: com’è fuori

Rispetto al primo capitolo si presenta con delle linee più pulite e morbide, dove la perdita degli air bump la rende decisamente più filante, pur rimanendo nel complesso fedele agli stilemi del marchio. I gruppi ottii anteriori sono su due livelli e per il primo c’è la firma luminosa a LED. Il resto della fanaleria non sembra volersi distaccare dalla tecnologia alogena, un peccato visto che oggi il mercato sembra richiederli a gran voce anche sui modelli più piccoli. LED che adesso spuntano sul posteriore con i fari a effetto 3D sdoppiati sul

portellone del bagagliaio che ha una capacità di 357L. Ampia la gamma di colorazioni e personalizzazioni anche per gli esterni, dove fine troviamo ruote da 17″ per la versione ‘shine’ corredate da un impianto frenante a 4 dischi.

Dal vivo: com’è dentro

Tra le novità di livello internazionale, ci sono i sedili Advanced Comfort, che grazie a un’imbottitura con una speciale schiuma di tipo poliuretanico favoriscono un sostegno elevato e avvolgono molto bene il corpo. Bastano pochi km per apprezzarne le doti in termini di comodità, soprattutto per i più alti che spesso tendono a scivolare in avanti sulla seduta per rimanere più in basso con il busto. Portire e plancia invece sono pratagoniste con un design molto particolare e ricercato che dona un tocco di personalità alla vettura. Ci è sembrato

buono l’assemblaggio delle plastiche, con queste ultime in alcuni casi un po’ troppo dure. Il sistema di infotainment è posto in alto al centro della consolle e incorpora la connessione allo smartphone attraverso Apple Car Play e Android Auto. Anche qui c’è la regolazione del clima tramite touch, senza la presenza di tasti fisici che in alcuni casi semplificherebbero la vita. Quanto a spazio non ci si può lementare, fino a 1,80 cm si trova la miglior posizione, grazie anche a volante e sedile che si regolano in altezza e profondità. Dietro si viaggia assai comodi fino a tre passeggeri, ma i finestrini a compasso potrebbero complicare le cose in situazioni estive.

Dal vivo: come si guida

Eccoci alla parte più interessante, quella che ci permette di testare le sospensioni con sistema PHC (Progressive Hydraulic Cushions) ovvero gli smorzatori pneumatici progressivi, che sembrano rimandare al sistema idropneumatico ideato da Paul Magés nel 1955, ma solo idealmente. Si tratta di una coppia di smorzatori posta alle estremità della sospensione che lavora insieme alla molla e all’ammortizzatore, al posto dello smorzatore meccanico tradizionale. Questo consente di superare in tutta tranquillità le asperità più importanti e il lavoro si sente soprattutto sui dossi dove il lavoro per smaltire l’inerzia che si crea quando il peso torna a terra in fase di superamento è notevole. Altro punto a favore del comfort è l’isolamento acustico che su questa seconda generazione di C4 Cactus rende il viaggio ancora più rilassante, con l’aggiunta di materiali fonoassorbenti che isolano bene l’abitacolo. Parlando dei motori, stavolta abbiamo voluto lasciare da parte il 1.2 L Pure Tech da 110 CV e metterci al volante della versione da 130 CV con cambio manuale. Ebbene, nonostante le sospensioni rendano l’auto molto morbida e poco adatta a ritmi sostenuti, il motore ha un bel tiro e un carattere brioso, facilmente controllabile grazie alla possibilità di intervenire manualemente sul cambio. I consumi ci sono sembrati allineati a quelli della variante da 110, ma se volete essere sicuri per voi ci saranno i diesel da 100 e 120 CV. Molto blandi sterzo e freni che, come nel caso della C3 Aircross, la fanno tendere più verso un pubblico femminile.

In conclusione:

Prezzo di partenza di 17.900 Euro per la francese che dichiaratemente sceglie una via diversa rispetto alle rivali del segmento, sempre più affollato per altro. Non chiedetele di essere sportiva o frizzante, perchè anche se il pure tech da 130 CV si fa tirare il collo volentieri, l’assetto è orientato verso il massimo del comfort. Ed è proprio in favore del prezzo e del carattere che si fa perdonare la mancanza di alcuni equipaggiamenti come i fari full LED o i finestrini a scorrimento nella parte posteriore, mettendosi ad esempio al servizio delle famiglie per i viaggi più lunghi.

Pregi e difetti

  • -Sedili-Comfort di marcia-Isolamento acustico
  • -Fari alogeni-Finestrini a compasso-Regolazione clima da touch pad

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