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Cina, Xi sceglie la continuità alla Banca centrale: arriva Yi Gang, il governatore che conosce l’Occidente

Mar 19, 2018

PECHINO – Per una nomina almeno, Xi Jinping sceglie la continuità. Nessuno strappo, nessuna prova di forza sul governatore della Banca del Popolo, la Banca centrale cinese. L’uomo prescelto per dirigerla, il cui nome questa mattina è stato “validato” dall’Assemblea nazionale, è Yi Gang. Dal 2008 vice del governatore uscente Zhou Xiaochuan, e sulla carta la figura più accreditata per continuare la sua lenta ma efficace liberalizzazione della politica monetaria del Dragone, rassicurando così i mercati internazionali.

Zhou era una figura molto apprezzata in Occidente, rispetto che si è guadagnando lottando per 15 anni per riformare la finanza da una poltrona che in Cina non è indipendente, ma sottoposta ai diktat del Partito. Dopo essersi laureato all’Università di Pechino in Economia, il 60enne Yi Gang, fluente in inglese, ha svolto un dottorato di ricerca all’Università dell’Illinois e insegnato in quella dell’Indiana. Esperienza all’estero rara tra i massimi dirigenti delle istituzioni cinesi, che lo ha aiutato e lo aiuterà nei rapporti con i suoi pari occidentali. Ospite regolare dei grandi summit finanziari, è stato lui a rassicurare il mondo nel 2015 dopo il brusco deprezzamento del renminbi che aveva diffuso il panico sui mercati.

Ma la vera sfida per Yi è soprattutto interna. Visti i preoccupanti livelli di debito accumulato in Cina, il presidentissimo Xi Jinping ha messo la riduzione dei rischi finanziari tra le priorità della sua agenda. E il nuovo governatore dovrà destreggiarsi in un delicatissimo equilibrio: la regolazione del credito va resa più efficace e trasparente, il sistema bancario ombra combattuto, ma tutto questo senza frenare la crescita, essenziale per la stabilità del potere del presidente.

Il rischio è che tutte o quasi le decisioni di politica monetaria vengano piegate all’agenda di Xi, riducendo ancora di più gli spazi che da silenzioso riformatore il predecessore Zhou si era creato. La ristrutturazione del governo appena approvata consegna in teoria più poteri alla Banca centrale, a cominciare da quello di proporre leggi per regolare i mercati. Ma di fatto Yi, secondo molti osservatori, sarà sottoposto all’autorità di Liu He, l’amico e consigliere economico di Xi Jinping appena nominato vice premier.

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