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Caos al concorso per infermieri, arrivano i carabinieri: prova annullata per 2500 candidati a Monza

Ott 10, 2017

Il caos, le prove d’esame sbirciate da alcuni a discapito di altri. E infine i carabinieri che arrivano, verificano che le buste con le domande sono state effettivamente preparate in modo corretto, ma tant’è. La prova è comunque annullata. Palavolley di Monza, lunedì mattina: sono in corso le prove scritte del concorso bandito dal Fatebenefratelli-Sacco per reclutare 23 infermieri a tempo indeterminato. Posti ambiti, visti i tanti neolaureati in Scienze infermieristiche, o gli infermieri che già lavorano, ma da precari, in altri ospedali.

La prova doveva iniziare alle 9.30, nella struttura sportiva affittata ad hoc dall’ospedale. Che, di suo, dei locali abbastanza ampi per consentire a tutti i candidati di svolgere la prova, non li ha: per i 23 contratti (di cui undici per stabilizzare precari) tra luglio e agosto (il termine per la presentazione delle domande scadeva il 21 agosto scorso) hanno mandato domanda di partecipazione oltre 4.500 persone, in arrivo da tutta Italia: un esercito, insomma. Alla prova preselettiva, organizzata per scremare il numero dei candidati, il 2 ottobre si sono presentati in 2.635: tutti sono stati promossi – “E già questo a noi ha colpito: possibile che nessuno sia stato ritenuto non idoneo e tutti siano passati all’esame scritto?” si chiede Isa Guarneri, segretaria della Fp Cgil – e, per questo, si sono presentati ieri a Monza. Chi dopo aver chiesto un permesso all’ospedale dove già lavora da precario, chi accollandosi le spese di trasporto, vitto e alloggio.

Sin dall’inizio l’organizzazione è però sembrata zoppicante. E non poco: nel video girato con uno smartphone da una partecipante al concorso, e pubblicato sul sito Nurse24.it, si vedono decine e decine di giovani che parlano tra di loro, o discutono con gli operatori incaricati di distribuire le prove. Chi con il cellulare in mano, chi intento ad aprire (prima del dovuto, visto che nei concorsi pubblici le domande d’esame possono essere lette dai candidati solo dopo il via libera della commissione) i quesiti a cui rispondere.

Risultato? Alle 11, dopo quasi due ore da quello che doveva essere l’avvio della prova, tutto era ancora da organizzare. E il caos, tra le fila degli aspiranti infermieri, era talmente ingestibile da costringere la commissione d’esame a fermare tutto. “I commissari hanno deciso di rinviare la prova a lunedì prossimo, nello stesso giorno della prova pratica – dicono dall’ospedale – . In più, si è deciso di chiamare i carabinieri, proprio per verificare che comunque non c’erano state irregolarità “.

“Problemi simili a livello organizzativo – rimarca però Guarneri – si erano verificati anche durante la preselezione. Con tanti candidati costretti ad aspettare ore, e a iniziare le prove con ritardo a causa di problemi organizzativi. Non capiamo come sia possibile: in altre strutture ci sono stati concorsi con un numero maggiore di candidati che si sono presentati. E situazioni del genere non si sono verificate: vogliamo capire cosa è andato storto nell’organizzazione. E se davvero ci sono stati problemi di trasparenza “.

Negli

ultimi due anni al San Paolo per un posto da infermiere si sono presentate più di 700 persone. Al Niguarda per 25 posti sono arrivate 12mila domande: un numero talmente alto che l’ospedale ha dovuto organizzare quattro turni d’esame, con 1.600 candidati ciascuno. Mentre al Policlinico, prima dell’estate, si sono presentate più di 7mila persone per dieci posti: per permettere lo svolgimento dell’esame, via Sforza ha affittato i padiglioni della fiera di Novegro.

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