• 28 Marzo 2024 15:36

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Borse Ue miste dopo l’accordo Usa-Cina. Ora gli investitori guardano ai dettagli

Gen 16, 2020

MILANO – Borse asiatiche poco mosse dopo la firma dell’accordo di fase uno tra Cina e Stati Uniti sul commercio.

L’atteso evento, dopo settimane di trepidante euforia, è stato accolto con un montare di scetticismi da parte di più osservatori. Dopo lo show di Trump alla Casa Bianca, dalla quale ha parlato di un “momento storico”, restano infatti i dubbi. In primo luogo, sarà necessario lavorare ancora molto per chiudere anche la fase 2 dell’accordo e fare marcia indietro completa sulle tariffe fin qui scattate. La delegazione Usa ha fatto capire chiaramente che i dazi restano in gran parte in vigore proprio per avere un’arma negoziale al secondo tavolo. In secondo luogo è da verificare come la Cina potrà realizzare gli impegni di investimento presi: l’acquisto di 200 miliardi di beni, secondo alcuni analisti, è sporporzionato rispetto alle esigenze; bisogna valutare se gli Usa sono in grado di coprire questa domanda aggiuntiva; e capire quale contraccolpo può generare sugli altri rapporti commerciali.

D’ora in poi ci sarà grande attenzione ai dettagli e probabilmente sarà l’emergere di questo o quel punto critico e delle possibili soluzioni a determinare l’umore degli investitori. La soia ad esempio è crollata quando è emerso che la Cina effettuerà i suoi acquisti sulla base della domanda, più che di un ammontare pre-definito. Hannah Anderson di JPMorgan Asset Management ha rimarcato a Bloomberg che è normale che non ci sia stato un rally dei mercati nella giornata della firma, visto le ampie anticipazioni dell’evento che erano state date. “I mercati continueranno a prezzare un forte premio al rischio, che probabilmente sarà una fonte di volatilità durante il 2020”.

I future sui mercati europei sono piatti.

Questa mattina il Nikkei 225 di Tokyo ha segnato in chiusura un rialzo dello 0,07%, mentre l’indice Kospi di Seul ha viaggiato su un rialzo dello 0,6%. Debole Shanghai in ribasso dello 0,4%.

Ieri sera, invece, Wall Street ha portato il Dow Jones e lo S&P500 (+0,2%) su nuovi massimi, dopo un avvio deludente per alcune trimestrali meno brillanti del previsto.

Sul lato macroeconomico, a dicembre l’inflazione tedesca è salita dello 0,5% su mese e dell’1,5% su anno, secondo i dati definitivi diffusi oggi. A livello armonizzato, cioè considerando anche saldi e sconti, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,6% su mese e dell’1,5% su anno. Attesa per la pubblicazione dei verbali della riunione Bce di dicembre. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno le vendite al dettaglio, le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione e l’indice Nahb sulla fiducia dei costruttori. A livello societario oggi sono attesi i conti di Morgan Stanley.

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