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Borse Ue incerte. Padoan all’Ecofin: “Stallo su Unione bancaria, bisogna scegliere”

Feb 20, 2018

MILANO – Ore 10:30. Contraccolpo sulla Borsa di Tokyo in vista di un’apertura debole a Wall Street, a giudicare dai future, mentre in Europa gli scambi segnano un lieve rialzo. Milano sale dello 0,5%, Francoforte aggiunge lo 0,4% e Parigi lo 0,35%. Stona Londra, in ribasso dello 0,1%. Così si presentano i mercati finanziari mentre il dollaro recupera terreno e insieme si registra il rialzo dei rendimenti dei Treasury americani. Proprio il debito americano è al centro dell’attenzione degli addetti ai lavori, con una serie di collocamenti che prendono il via con ben 151 miliardi di titoli a breve termine, su un totale di oltre 250 miliardi di dollari per la settimana. Un test per vedere quanto la curva dei rendimenti si sia innalzata, dopo le recenti indicazioni sull’aumento dell’inflazione che rendono più possibili un numero aumentato di strette monetarie da parte della Fed.

A Piazza Affari si segnala positivamente Tim in attesa di conti e piano che il cda esaminerà il prossimo 6 marzo. Gli analisti sono positivi e Intermonte in particolare vede per il quarto trimestre un Ebitda domestico in crescita del 2,7% a livello adjusted. Si attende anche una decisione sul dossier Persidera, per la quale sembra esserci sul piatto solo l’offerta di acquisto da parte di Raiway e F2i. Prosegue l’aumento di capitale del Creval, con titolo e diritti che provano il rimbalzo.

Stamattina la Borsa di Tokyo ha chiuso in calo, dopo tre sessioni in rialzo: l’indice Nikkei è arretrato dell’1,01% a 21.925,10 punti. Oggi resta chiusa solo Shanghai per il Capodanno cinese, mentre Hong Kong è debole. Lo yen è in lieve ribasso sul dollaro sopra quota 106. Il dato finale relativo agli ordini dei macchinari del Giappone a gennaio ha indicato un rialzo, su base annua, del 48,8%, confermando la lettura preliminare.

Tratta in ribasso l’euro sotto quota 1,24 dollari, dopo la festività Usa di ieri. In leggero arretramento lo yen a 132,36 sull’euro e 106,89 sul biglietto verde. L’agenda macroeconomica prevede per oggi i prezzi alla produzione in Germania, in crescita oltre le attese dello 0,5% a gennaio su dicembre, insieme all’indice Zew sulla fiducia delle imprese; a livello di Eurozona, nel pomeriggio si guarda alla fiducia dei consumatori. Lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco è stabile in avvio di giornata in area 130 punti base. Il rendimento del bond decennale italiano sul mercato secondario è poco sopra il 2%, mentre il tasso del Bund di pari scadenza è allo 0,744 per cento.

Dopo la scelta di ieri dell’Eurogruppo, oggi l’Ecofin indicherà ufficialmente lo spagnolo Luis De Guindos come vicepresidente della Bce. Intanto i mal di testa per Draghi arrivano dalla Lettonia, dove il governatore della Banca centrale Ilmars Rimsevics è stato arrestato per corruzione. Il sistema bancario locale è anche alle prese con le accuse del tesoro americano contro Ablv Bank, indicata come responsabile di riciclaggio sistematico e corruzione di funzionari pubblici e obbligato a richiedere l’assistenza finanziaria della stessa Banca centrale.

Tra le materie prime, quotazioni dell’oro in calo sui mercati asiatici. Il metallo con consegna immediata cede lo 0,5% sul rimbalzo del dollaro e passa di mano a 1.340 dollari l’oncia. I prezzi del petrolio avanzano in ordine sparso. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti sale di 63 cent a 62,31 dollari e quelli sul Brent cedono di 20 cent a 65,41 dollari al barile. Gli investitori temono un’escalation del conflitto tra Iran e Israele.

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