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Borse ottimiste sull’intervento Fed. Tensione Usa-Iran, si scalda il petrolio

Lug 19, 2019

MILANO – Ore 9:40. Le Borse tornano a guardare con ottimismo alla Federal Reserve, scommettendo su un intervento di taglio dei tassi entro la fine del mese. A far tornare alte le quotazioni di una sforbiciata da mezzo punto percentuale al costo del denaro sono state le parole del presidente della Fed di New York, John Williams, che ha indicato come sia la strada più appropriata per intervenire, in una situazione in cui i tassi sono già di per sé a livelli bassi. E’ arrivata poi la precisazione che non si trattava di un messaggio di politica monetaria, ma intanto i rendimenti sui titoli di Stato americani erano già scesi così come un bene-rifugio come lo yen, mentre i future sui mercati americani sono positivi.

In rialzo l’apertura delle Piazze europee: Milano sale dello 0,3%, Francoforte aggiunge lo 0,55%, Parigi lo 0,6% e Londra lo 0,65%. Questa mattina la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo di due punti percentuali, recuperando le perdite della vigilia. Guadagni poco sotto il punto percentuale, invece, per le Piazze cinesi.

Ieri sera Wall Street ha chiuso lontano dai massimi della seduta, tornando a riflettere sui deludenti risultati societari e intimorita dall’escalation di tensioni tra Stati Uniti e Iran. L’indice Dow Jones ha terminato praticamente invariato (+0,01%) a 27.222,97 punti mentre il tecnologico Nasdaq è salito dello 0,27% a quota 8.207,24. L’indice S&P 500 ha guadagnato lo 0,36%, a 2.995,11 punti. In evidenza nel dopo-mercato Microsoft, con conti ben sopra le attese grazie alla spinta del cloud.

La tensione geopolitica tra Washington e Teheran, con Trump che ha detto che una nave americana ha abbatutto un drone iraniano troppo vicino, si fa sentire sul petrolio, con la qualità Wti in crescita dell’1,6% sopra quota 56 dollari al barile. Quotazioni dell’oro in lieve calo dopo il picco della vigilia ma sempre sui massimi degli ultimi sei anni: il lingotto con consegna immediata sui mercati asiatici cede lo 0,5% a 1.438 dollari l’oncia.

Il finale d’ottava è scarno di indicazioni macro. Tra i pochi dati di rilievo in uscita oggi la fiducia dei consumatori americani calcolata dall’Università del Michigan. Nella lettura preliminare di luglio il dato dovrebbe mostrare un leggero miglioramento. Sul fronte trimestrali in calendario oggi American Express e BlackRock. In Giappone, l’inflazione di giugno ha segnato un +0,6% tendenziale.

Apertura poco mossa per l’euro sopra 1,12 dollari. La moneta unica si attesta a quota 1,1256. Sulla valuta nipponica, la divisa europea viene scambiata a 121,15. Dollaro/yen a 107,64. Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi apre stabile a 187 punti, sui livelli della chiusura di ieri. ìIl rendimento del decennale si attesta a 1,56%.

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