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Borse caute in attesa della stretta Usa-Cina sull’accordo commerciale

Dic 11, 2019

MILANO – I mercati restano appesi agli sviluppi nella disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina, con novità attese da un summit che il presidente Usa, Donald Trump, dovrebbe tenere in giornata con il suo team dedicato alla partita. Se non ci dovessero essere contrordini, domenica 15 dicembre scatterebbero automaticamente tariffe ulteriori sul Made in China: bisogna compiere ancora alcuni passi per arrivare a un accordo intermedio, che preveda da parte cinese un incremento degli acquisti di prodotti agricoli e dalla parte opposta un sollievo su alcune barriere commerciali.

In attesa di questi sviluppi e con il voto britannico incombente, gli investitori non mancano di guardare alla riunione della Fed che si chiuderà oggi senza interventi sui tassi. Almeno questo credono gli analisti: dopo tre tagli consecutivi, gli operatori di mercato si aspettano che l’istituzione Usa mantenga invariati i tassi in un intervallo compreso tra l’1,5% e l’1,75%. Il governatore Powell, dall’ultimo taglio dei tassi lo scorso 30 ottobre, ha più volte ribadito come i tassi si trovino ora “al giusto livello” per bilanciare la debole crescita globale e le tensioni commerciali.

In Italia il dibattito resta imperniato sulla scrittura della legge di Bilancio e sulle modifiche al Mes, il fondo salva-Stati europeo. Intanto lo spread tra Btp e Bund tedeschi è reduce da un calo che l’ha riportato in area 155 punti base. Il Tesoro piazza oggi Bot fino a 6 miliardi di euro, a scadenza annuale.

Apertura stabile per l’euro sui mercati del Vecchio Continente. La divisa unica europea viene scambiata a circa 1,1085 dollari e 120,50 yen. Poco mosso anche il cross tra biglietto verde e divisa nipponica attorno a quota 108,80. Perde invece terreno la sterlina su cui pesa l’incertezza per l’esito delle elezioni in Gran Bretagna. La divisa britannica scende a 1,3120 contro dollari e a circa 0,8455 contro l’euro.

Questa mattina, la Borsa di Tokyo ha chiuso gli scambi in lieve calo con gli investitori alla finestra durante la fase finale delle trattative tra Stati Uniti e Cina sul commercio internazionale: il Nikkei ha segnato una variazione appena negativa dello 0,08% a quota 23.391,86. Sul mercato dei cambi lo yen si è andato svalutando sul dollaro a 108,70, e sull’euro a 120,60. Poche variazioni anche a Shanghai dove l’indice principale è salito dello 0,24 per cento.

Tra le materie prime, infine, il petrolio ha ritracciato dopo il rialzo di ieri nel mercato after hours. Il prezzo del Wti è 58,88 dollari, in ribasso dello 0,6% rispetto ai 59,40 dollari al barile di ieri sera. In calo anche il Brent a 63,87 dollari (-0,7%). Quotazioni dell’oro in lieve rialzo questa mattina sui mercati asiatici. Il lingotto con consegna a febbraio 2020 passa di mano a 1.469,35 dollari l’oncia, in rialzo dello 0,1%.

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