Noi siamo pronti, hanno fatto filtrare dal Nazareno i dem, per non farsi sfuggire la medaglietta di primi della classe. I 5 Stelle invece hanno chiesto altre 24 ore e, raccontano gli alleati, sono spariti. Insomma, l’intesa non c’ ancora e non detto che Conte, pur pressato dal Quirinale, riesca a chiudere la partita oggi stesso, magari dopo un ultimo vertice con i quattro ambasciatori, Patuanelli, Spadafora, Franceschini e Orlando. Il quartetto preso d’assalto, candidature e autopromozioni sono oltre 200. Al Pd devono districarsi tra 120 aspiranti, mentre i vertici del M5S hanno avuto 14 richieste dalla sola commissione Agricoltura. E pazienza se Di Maio voleva rose di cinque petali. Durissimo il braccio di ferro allo Sviluppo. Il Pd alza la voce, chiede per Antonello Giacomelli le deleghe sulle telecomunicazioni e per Gian Paolo Manzella quelle dell’energia. Scontro anche sull’editoria, che Emilio Carelli contende ad Andrea Martella.