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Arlo Go, la videocamera di sicurezza totalmente autonoma

Nov 27, 2018

Le videocamere di sorveglianza, soprattutto quelle Smart che si possono controllare a distanza e gestire con lo smartphone sono accomunate da due caratteristiche, che in alcuni casi diventano difetti: la necessità di un’alimentazione elettrica da rete fissa e la connettività a Internet.

In una normale casa router e dispositivi di rete sono collegati alla rete elettrica, e se questa viene a mancare una normale videocamera smart inutile. Anche se ha una propria batteria, senza Internet servirebbe a ben poco.


Arlo Go, oggetto di questa recensione, risolve questi problemi con una propria connessione LTE e una batteria a lunga durata integrata. Ci sono anche altre situazioni in cui Arlo Go è una soluzione perfetta, proprio quella in cui l’abbiamo testata: una seconda casa utilizzata solo sporadicamente e senza una linea fissa per Internet.

Come è fatta

Arlo Go riprende il design elegante e arrotondato delle altre videocamere Arlo. È solo più grande, e il principale motivo di questo aumento di dimensioni è la presenza della batteria da 3660 mAh.

Metà della scocca posteriore si apre e permette di accedere al vano batteria, oltre che agli alloggi per scheda SIM e microSD.




L’ottica e i LED per la visione notturna sono posizionati davanti, assieme ai microfoni, mentre l’altoparlante è all’interno della scocca. Nella parte inferiore si collega il supporto per l’installazione e dietro c’è il connettore dell’alimentazione.

Un unico pulsante di controllo è posto sopra, lungo il bordo anteriore, e serve principalmente per la configurazione.

Nella confezione

Nella confezione assieme alla videocamera, completa di batteria, ci sarà l’alimentatore, una staffa per l’installazione, tre viti e una vetrofania che ricorda la presenza della videocamera, da mettere su una finestra.

Le funzioni

La funzione principale è ovviamente quella di riprendere immagini, e lo fa con un sensore in grado di catturare video in risoluzione 720p, in formato H.264 e con un campo di visione di 130 gradi.

La presenza di un microfono permette di registrare anche i rumori circostanti, e l’altoparlante permette di trasferire la vostra voce tramite l’App.


Un sistema di audio e motion detection permette di attivare la videocamera in modo automatico, con un messaggio di allerta nel caso in cui vengano appunto rilevati movimenti o rumori sospetti. la certificazione IP65 permette di installarla all’aperto, resistere a pioggia e anche a temperature fredde, fino a -20 gradi.

La configurazione

La configurazione si compone di alcuni e semplici passi:

  • Installare l’applicazione di Arlo sullo smartphone
  • Effettuare la registrazione e il log-in
  • Scegliere Arlo Go tra le videocamere da installare
  • Inquadrare il QR Code sulla confezione
  • Attivare la videocamera premendo per un secondo il testo superiore
  • Posizionare la videocamera davanti allo schermo dello smartphone, che avrà visualizzato un codice.

Sembra una procedura complicata (non è standard) ma si effettua in pochi minuti e nel nostro caso abbiamo dovuto ripetere unicamente il passaggio dove mostravamo lo schermo dello smartphone alla videocamera. Dopo pochi secondi stavamo già visualizzando le immagini riprese dalla videocamera sullo schermo dello smartphone.

Applicazione e impostazioni delle funzioni

L’applicazione è elementare per come è proposta, ma permette di andare in profondità nella programmazione e funzioni della videocamera.

La schermata di accesso presenta le differenti videocamere che avete installato. Un click su “play” avvia la trasmissione in diretta delle immagini. Potrete avviare manualmente la registrazione, scattare una foto o aprire il canale audio per parlare attraverso la videocamera. È anche disponibile una visualizzazione a schermo intero. Il ritardo della trasmissione è di circa 2 secondi.

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Dalla scheda modalità potrete dire alla videocamera come lavorare, e avrete tre scelte: attivare il rilevamento di audio e video, gestire una programmazione temporale in cui la videocamera sarà in ascolto, o abilitare la modalità Geofencing, cioè lasciare che la videocamera si attivi nel momento in cui vi allontanate da casa. In quest’ultimo caso l’applicazione userà il GPS del telefono, e quando rileverà che siete fuori dal raggio d’azione predefinito, attiverà Arlo.

Ogni modalità è un insieme di regole che si possono modificare. Ad esempio, potrete scegliere se attivare la registrazione al rilevamento del movimento, di un rumore, o di entrambi. Potrete scegliere la durata della registrazione, e anche se attivare o meno un’allarme sonoro (non particolarmente forte, ma comunque presente), e se inviare una notifica push allo smartphone, una mail, o entrambe. Potrete anche creare le vostre modalità personali usando il mix di questi comportamenti.

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La videocamera lascia anche una certa liberà di configurazione. Potrete scegliere il comportamento del LED, effettuare un test di rilevamento del movimento e regolarne la sensibilità, così da evitare falsi positivi derivanti da piccoli movimenti. In “impostazione video” potrete regolare la luminosità, attivare la modalità notturna automatica, ruotare l’immagine di 180 gradi nel caso di installazione a testa in giù, e soprattutto scegliere la modalità di risparmio energetico.

Autonomia batteria

La modalità di risparmio energetico impatta molto sull’autonomia della batteria, che è influenzata da molti fattori. È difficile infatti dire con certezza quanto durerà la batteria, che Netgear stima a 2-3 mesi.

Avrete tre profili tra cui scegliere: “miglior video” non implica particolari azioni per diminuire il consumo, e semplicemente vi offre la massima qualità delle immagini. Il profilo “Ottimizzazione durata della batteria” è invece l’opposto, cioè limita la qualità video e i dati trasmessi con lo scopo di consumare il meno possibile. Dopodiché la modalità “Ottimizzato” è una via di mezzo.


Ci sono altri elementi che possono influire sulla durata della batteria. Il segnale dati è molto importante: se il segnale GSM è debole il consumo energetico ne risente. Anche la temperatura troppo alta o bassa (nonostante si possa usare in condizioni estreme) può intaccare, anche se poco, l’autonomia. E ovviamente il modo in cui la userete: se verrà posizionata in una zona dove il sistema automatico rileverà in continuazione movimenti, o se l’attiverete da remoto spesso, impatterete sull’autonomia in maniera importante, riducendola anche a poco più di una settimana. Al contrario, se attivata solo saltuariamente, potrete contare su diverse settimane di funzionamento.

Certo non è la soluzione per monitorare la casa al mare per sei mesi consecutivi, ma se si tratta di un posto dove andate almeno una volta al mese, non sarà un problema. Inoltre, se la Arlo Go è collegata a una presa elettrica, allora la batteria servirà solo come backup in caso di emergenza.

Qualità delle immagini

La qualità delle immagini va dal molto buono al discreto, in base alla luminosità e al piano di risparmio energetico selezionato. Ma in ogni caso la qualità è molto soddisfacente considerando lo scopo di videosorveglianza del prodotto.

Le immagini che vedete sono state prese in una giornata piovosa, quindi in condizioni di luminosità solo discrete e inquadrando un ampio panorama. Abbiamo volutamente scelto questa situazione per mostrare la qualità in una situazione non particolarmente favorevole, poiché condizioni di luce a parte, solitamente una videocamera di sicurezza inquadra un’area più contenuta, con soggetti più ravvicinati e quindi un miglior dettaglio delle immagini – situazione necessaria anche per permettere una buona resa del sistema di rilevamento dei movimenti, che nel caso della nostra inquadratura sarebbe piuttosto inutile.

Ma come potete vedere, anche in una situazione del genere il risultato è soddisfacente. Nonostante la profondità dell’inquadratura, si riescono a vedere bene tutte le zone e i singoli elementi.

Qui sotto, affiancate, potete vedere la stessa inquadratura con i tre profili di risparmio energetico. A sinistra quello che offre la massima qualità, e all’estrema destra quello che offre il massimo risparmio energetico. A colpo d’occhio la differenza non è molta, ma se guardate bene l’immagine è meno definita.




Reputiamo tuttavia che anche nella condizione di massimo risparmio energetico, che sarà probabilmente quella più usata, il dettaglio è ugualmente più che buono per lo scopo di videosorveglianza, soprattutto nel caso di un’inquadratura più ravvicinata.

Tutte le immagini scattate o i video registrati saranno disponibili sulla scheda Micro SD interna o anche in cloud. Tuttavia il piano base di Netgear prevede, gratuitamente, la conservazione delle immagini per 7 giorni, dopodiché verranno cancellate per essere sostituite da nuove registrazioni. Anche in questo caso, a meno che non abbiate bisogno di monitorare più di 5 videocamere, non vediamo motivi per cui passare a un piano a pagamento. Nel caso di infrazioni ci si attiverà immediatamente e si potranno salvare le immagini o i video su dispositivi locali.

Verdetto

Arlo Go parte da 379 euro, un prezzo indubbiamente impegnativo, e certamente giustificato almeno in parte dalle funzioni di questa videocamera. La non dipendenza dalla rete elettrica e dal Wi-Fi sono due caratteristiche molto importanti che permettono di mettere sotto controllo zone altrimenti impossibili da monitorare.

La qualità video, anche con l’impostazione di massima ottimizzazione energetica, è più che idonea per una videocamera di sicurezza. Ha l’audio bidirezionale, la modalità notturna, la possibilità di emettere un’allarme sonoro, è completamente automatica e riceverete notifiche personalizzate in base alle vostre esigenze.


Il costo per il trasferimento dati è circa 5 euro al mese (nella nostra prova abbiamo attivato una SIM virtuale Vodafone con il traffico necessario per il funzionamento), quindi accettabile. L’unica vera incognita riguarda la durata della batteria, poiché non sarà utilizzabile per un funzionamento continuo di molti mesi, ma se vorrete metterla in un posto che visiterete almeno una volta al mese, andrà benissimo.

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