• 19 Aprile 2024 5:14

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Alitalia, prestito ponte alla terza proroga

Dic 12, 2018

Per essere un “ponte” molto lungo, anzi lunghissimo. Non se ne vede ancora la fine. All’inizio il finanziamento statale concesso ad Alitalia per mantenerla in volo doveva durare sei mesi e limitarsi a 3-400 milioni di euro.

Invece, con la proroga della scadenza per il rimborso che il governo si accinge a concedere oggi, il “prestito ponte” statale all’Alitalia potr durare fino a due anni e un mese. E l’importo arriver a superare il miliardo di euro.

Tutto comincia il 26 aprile 2017

Quella in arrivo la terza proroga del prestito. Tutto cominci il 26 aprile 2017. Vertice a Palazzo Chigi, dopo l’esito a sorpresa del referendum con il quale i lavoratori di Alitalia _ all’epoca controllata dalle banche e da Etihad _ avevano bocciato il piano di tagli che avrebbe dovuto accompagnare una ricapitalizzazione con l’iniezione di 900 milioni freschi nella compagnia, ricapitalizzazione che per questo salt. Disse il premier Paolo Gentiloni: “E’ esclusa la nazionalizzazione”. E il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda: “L’unica cosa sar un prestito ponte dallo Stato, di 3-400 milioni, per un orizzonte di sei mesi che negozieremo”. Calenda si riferiva all’autorizzazione dell’Unione europea per dare soldi pubblici a un’azienda in crisi. “L’eventuale intervento finanziario dello Stato sarebbe mirato solo ad evitare l’interruzione dell’attivit”, comment il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.

Il commissariamento e il prestito di 600 milioni

Pochi giorni dopo, il 2 maggio 2017, l’Alitalia fu commissariata. Via il cda presieduto da Luca Cordero di Montezemolo e l’a.d. Cramer Ball. Sulla tolda di comando furono chiamati tre commissari: Luigi Gubitosi, che gi dal 15 marzo era nel cda di Alitalia e designato presidente dalle banche se fosse stato approvato l’accordo con i sindacati, il commercialista romano dai molti incarichi Enrico Laghi, il professore universitario Stefano Paleari, nato a Milano e docente a Bergamo. Lo stesso giorno il governo ha approvato il prestito ponte e i soldi, anzich 3-400 milioni, sono subito diventati 600 milioni.

Con un decreto legge pubblicato lo stesso giorno sulla Gazzetta ufficiale stato concesso il finanziamento ponte che – secondo il comunicato di Palazzo Chigi – nel rispetto della disciplina sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficolt, applica interessi pari al tasso Euribor a sei mesi maggiorato di mille punti base, che dovr essere restituito entro sei mesi dall’erogazione, in prededuzione con priorit rispetto a ogni altro debito della procedura. Cio il beneficiario del prestito paga interessi di circa il 10% all’anno.

Ottobre 2017: la prima proroga e l’incremento a 900 milioni

A met ottobre del 2017 Alitalia ancora in mezzo al guado. La procedura per trovare un compratore non ha dato i risultati sperati, non ci sono vere offerte e chi interessato, come Lufthansa, vorrebbe attuare un deciso ridimensionamento di Alitalia, della flotta e del personale. I commissari hanno bisogno di pi tempo per vendere. Il governo Gentiloni allunga i termini e, con una norma nel decreto fiscale del 16 ottobre 2017, incrementa il prestito di altri 300 milioni, cos il finanziamento statale complessivo sale a 900 milioni, pi gli interessi. La data per la restituzione restituzione dei 600 milioni gi erogati viene prolungata di 11 mesi, entro il 30 settembre 2018. Per la seconda tranche di 300 milioni, da erogare nel 2018, la restituzione dovr avvenire “entro la fine dell’esercizio”, cio entro il 2018. Il termine per completare la vendita della compagnia viene prorogato di sei mesi, fino al 30 aprile 2018. Il 21 novembre Luigi Gubitosi si mostra ottimista. Afferma che Alitalia ha una cassa di 849,6 milioni sui 900 milioni del prestito ponte. Quanto basta per permetterci di essere stabili e forti nella trattativa.

Calenda: entro gennaio negoziato in esclusiva con l’offerta migliore

Il 21 dicembre Calenda dice che la cessione di Alitalia si pu chiudere prima delle elezioni, che saranno il 4 marzo 2018: “ l’obiettivo che ci siamo dati con il ministro Delrio. Abbiamo tre offerte da valutare. Ed possibile _ dice Calenda _ che entro gennaio si decida di avviare un negoziato in esclusiva con l’investitore che avr presentato l’offerta migliore”. Ma con l’avvicinarsi delle elezioni la procedura di vendita rallenta. Vere offerte vincolanti non ne arrivano.

La Ue apre un’indagine sugli aiuti

Dopo le elezioni, il 23 aprile 2018 la Ue apre una “indagine approfondita” sul prestito ad Alitalia, per il sospetto che sia un aiuto di Stato non compatibile con le norme comunitarie. In gennaio il governo lo aveva notificato come “aiuto di salvataggio”, sul quale la Commissione sarebbe pi permissiva. Ma da Bruxelles si fa notare che di norma l’aiuto di salvataggio non pu durare pi di sei mesi, mentre il prestito ad Alitalia in piedi da quasi un anno.

Aprile 2018: seconda proroga

Il 26 aprile 2018 scatta la seconda proroga. Il governo Gentiloni approva un decreto legge che prolunga il termine per completare la vendita di sei mesi, fino al 31 ottobre 2018. La data per il rimborso della prima tranche di 600 milioni viene prolungata di due mesi e mezzo, fino al 15 dicembre 2018. E la scadenza viene fatta coincidere con quella per la restituzione della seconda tranche di 300 milioni, che in origine doveva essere rimborsata entro la fine dell’anno. una decisione conseguente all’attuale situazione politica – spiega Calenda -. Il passaggio ad una fase di negoziazione pi stretta presuppone che ci sia un governo che possa decidere in modo pienamente legittimo. Il rinvio viene accolto in modo positivo da Lega e M5S, che poco pi di un mese dopo formeranno il governo guidato da Giuseppe Conte.

Ottobre 2018: l’offerta delle Ferrovie

Alla scadenza del 31 ottobre 2018 Alitalia ancora in mano ai commissari. Arrivano due offerte vincolanti per l’acquisto, una di Ferrovie dello Stato che ha l’appoggio del governo e pone come condizione l’arrivo nella compagine di un forte partner industriale (un vettore straniero), la seconda di easyJet che interessata a un’Alitalia “ristrutturata”. C’ anche una terza offerta, non vincolante, di Delta. I commissari e il Mise, guidato da Luigi Di Maio, valutano come migliore l’offerta delle Ferrovie, ma c’ bisogno di tempo per le trattative. Soprattutto c’ da convincere Delta a entrare nella cordata. I contatti si susseguono, ancora presto per capire se l’offerta delle Fs potr essere finalizzata.

Dicembre 2018: Alitalia non ha i soldi per rimborsare

Si avvicina il termine per rimborsare il prestito pi gli interessi, la somma arrivata a un miliardo. Ma Alitalia non ha i soldi da restituire allo Stato, perch a causa delle perdite di gestione sta consumando cassa. A fine settembre, secondo gli ultimi dati comunicati dai commissari in Parlamento, in cassa c’erano 606 milioni, esclusi i depositi di garanzia, tra cui il pi importante quello di 103 milioni presso la Iata, che lo ha preteso appena Alitalia stata commissariata per continuare a dare accesso ai suoi sistemi di pagamento, senza i quali Alitalia non potrebbe vendere biglietti.

Di Maio: il prestito va rinviato

Il 5 dicembre Di Maio dice che su Alitalia “in questo momento c’ una proposta vincolante di Ferrovie che presuppone tre mesi di ‘due diligence’ e l’analisi dei dati per un piano industriale assieme a un partner. Il prestito ponte va rinviato per consentire a Fs di scrivere il piano industriale entro il 31 gennaio. La restituzione del prestito dovrebbe essere fissata tra maggio e giugno, ma se l’Antitrust fa prima con il suo parere possiamo anticipare”. Il contatore degli interessi non si ferma. Se si arriver a fine a giugno 2019 il debito di Alitalia verso lo Stato, cio verso gli italiani, salir a circa un miliardo e 50 milioni. Si prepara la terza proroga, mentre il commissario Paleari afferma che la proroga “ un fatto tecnico”. La domanda che molti si fanno : Alitalia verr davvero salvata (dalle Fs) e sar in grado di rimborsare questo enorme debito?

© Riproduzione riservata

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close